Cos'è la sindrome da conflitto posteriore della caviglia?
La sindrome da conflitto posteriore della caviglia è una problematica molto più frequente di quello che si possa pensare. Limita la funzione articolare, comporta un dolore molto fastidioso e si manifesta come conseguenza di un conflitto meccanico tra le strutture ossee e tendinee della caviglia.
Viene anche detta "impingement", che indica un ostacolo, un "blocco" del movimento a livello di una articolazione: molto comune tra gli sportivi, ad esempio, è la limitazione dell'articolarità della spalla, particolarmente frequente tra i lanciatori. Oggi però parliamo di questa problematica a livello della caviglia.
In linea generale gli sportivi con storia di ripetuti traumi distorsivi, traumi, ma anche microtraumi ripetuti possono essere causa di questa patologia. La patologia del conflitto posteriore di caviglia è maggiormente frequente in sportivi come i calciatori e i ballerini, correlati al gesto atletico ripetuto.
Sapete chi è stato il più famoso paziente a soffrire di questa patologia?
Cristiano Ronaldo, quando giocava nel Manchester United…
A causare il problema spesso è una banale distorsione di caviglia, giudicata di lieve entità e di conseguenza trascurata e mal gestita. Il paziente a distanza di settimane continua ad avere dolore, riscontra difficoltà alla ripresa dell'attività sportiva, anche della banale corsa.
Che cosa succede a questo punto? Si infiamma la guaina del tendine flessore dell'alluce e dei flessori delle dita, a livello retro-malleolare, dove i tendini sono molto vicini alla superficie posteriore di tibia e astragalo. Spesso il profilo posteriore dell'astragalo è più sporgente del normale e, in seguito alla distorsione, si rompe un pezzettino di osso, che diventa la causa del problema, instaurando un vero e proprio "conflitto" nello scorrimento dei tendini.
Diagnosi della sindrome da conflitto posteriore della caviglia.
La diagnosi è dapprima clinica in pazienti che presentano una limitazione articolare con dolore anteriore od anterolaterale più frequente, associata a dolorabilità e limitazione funzionale in attività dopo uno o più traumi distorsivi nonostante il trattamento conservativo correttamente eseguito.
La radiografia è fondamentale per la diagnosi: possiamo valutare la conformazione del profilo posteriore della caviglia e se ci sono lesioni ossee dell'astragalo. Una RMN completa la diagnosi: in essa è ben evidente l'infiammazione tendinea retro-malleolare.
I trattamenti conservativi.
Esistono trattamenti conservativi, da intraprendere non appena possibile. Tutori e bendaggi funzionali, l'applicazione quotidiana e ripetuta di ghiaccio, antidolorifici e anti-infiammatori per bocca, TECAR terapia, onde d'urto e stretching sono terapie molto valide in questi casi.
Anche la mesoterapia, un trattamento terapico molto famoso per eliminare ad esempio la cellulite, ma che si rivela anche molto utile in questo caso. Consiste nell'iniezione intradermica di farmaci attraverso piccolissimi aghi, che permettono d'iniettare nell'area intradermica piccole quantità di soluzione farmacologica.
L'intervento chirurgico.
Ma se i trattamenti conservativi non danno risultati soddisfacenti e il dolore persiste, si deve intervenire chirurgicamente. Il trattamento chirurgico avviene in artroscopia, attraverso due piccole incisioni vicino al tendine d'Achille.
L'intervento consiste nella rimozione del frammento osseo, nella regolarizzazione del margine dell'astragalo e nella liberazione dalle aderenze a livello dei tendini flessori. Il recupero è abbastanza rapido, e dopo qualche giorno in cui si utilizza un tutore di caviglia, ben supportati dal terapista si può tornare a correre e a praticare il proprio sport.
Nel post operatorio è utile una chinesi attiva e passiva assistita della caviglia al 2° giorno, e una deambulazione con carico progressivo, con carico completo dopo il 7° giorno e esercizi propriocettivi con tavoletta basculante. La ripresa dell'attività sportiva è prevista dopo circa 2 mesi (a seconda dei casi).
Se pensate al paziente famoso di cui vi avevo accennato sopra… direi che questo intervento non l'ha ostacolato nella carriera!
Domande frequenti.
Quando si può sospettare una sindrome da conflitto posteriore di caviglia?
Quando una banale distorsione di caviglia di qualche tempo prima non "guarisce", non ci permette di riprendere a correre o saltare velocemente, quando il dolore è diffuso, variabile in base al movimento, conviene approfondire la questione.
Quali vantaggi comporta l'artroscopia di caviglia?
Con l'artroscopia di caviglia si ha una visualizzazione ottimale della causa del problema. Inoltre dolore, sanguinamento e aderenze cicatriziali si riducono considerevolmente rispetto alla chirurgia classica. I risultati che si ottengono da questa chirurgia sono positivi in più dell'80% dei casi.
Si tratta di una patologia che può presentarsi anche in tenera età?
I nostri figli, tra i 10 e i 17 anni, soprattutto quelli "sportivoni", come ad esempio chi fa danza o ginnastica artistica, ma anche i giocatori di basket e pallavolo, sono più soggetti di altri a traumi ripetuti e anche a bassa energia, che possono creare una lesione del margine posteriore dell'astragalo, magari silente per mesi, ma che poi può diventare causa di dolore cronico.
Per domande o dubbi scrivetemi qui nei commenti!