La pianta del nostro piede è avvolta da una lunga fascia, a forma di ventaglio, che si estende dal calcagno fino alle dita. Sofferenze e traumatismi di questo fascia producono un'infiammazione detta fascite plantare.
La fascite plantare è causa molto comune di fastidiosi dolori sotto al "tallone". I pazienti si lamentano al mattino quando muovono i primi passi, nel fare le scale e durante il giorno quando vengono usate le scarpe anti-infortunistiche, o quando correre è una passione che spinge a sollecitare in maniera costante i piedi.
Cause della fascite plantare
Potrebbe dipendere da microtraumi ripetuti o da problemi di atrofia muscolare e tendinopatia a carico dei muscoli deputati al movimento delle dita dei piedi.
La fascite plantare è poi spesso conseguenza di un cattivo appoggio, quindi la prima cosa da valutare è come appoggiamo i piedi a pavimento.
I fattori di rischio
Uno stile di vita sedentario, un arco plantare molto cavo oppure piatto, la contrattura dei muscoli del polpaccio e l’utilizzo continuo di tacchi alti sono fattori di rischio per la fascite plantare.
Inoltre la fascite plantare colpisce spesso persone che per lavoro o per sport devono stare molte ore in piedi o camminare su superfici rigide (come i podisti e i ballerini).
Sintomi della fascite plantare
Il dolore sotto al tallone nel punto di inserzione della fascia plantare sul calcagno è il principale sintomo di questa fastidiosa condizione. I pazienti lamentano un dolore pungente lungo il margine mediale interno del piede durante la camminata.
Come diagnosticare la fascite plantare
Per una diagnosi corretta è necessario affidarsi a uno specialista che effettuerà prima di tutto un’accurata anamnesi: caratteristica del dolore, durata e condizioni di comparsa del fastidio. Successivamente si eseguono esami strumentali che permettono di individuare il problema.
Spina Calcaneare o Fascite plantare?
Una delle domande più frequenti che si fanno le persone che avvertono dolore sotto al tallone!
La spina calcaneare è una crescita ossea nella parte interna e centrale della pianta del piede, presente in molte persone che hanno superato i 40 anni, molto spesso asintomatica; mentre la fascite plantare è un disturbo a carico della fascia plantare, che è presente in tutti piedi, ma che tende ad infiammarsi con la prolungata stazione eretta e quando chiediamo uno sforzo esagerato al nostro piede.
Considerando che la spina calcaneare è molto spesso asintomatica, il sintomo principale della fascite plantare è il dolore, più intenso al risveglio e localizzato nella parte interna del tallone. Durante l’attività fisica insorge nelle fasi di riscaldamento fino a scomparire man mano che l’allenamento prosegue.
Come curare la fascite plantare
Riuscire ad auto diagnosticare l’infiammazione è difficile, ma, una volta individuato il problema, esistono rimedi utili contro il dolore, quali lo stretching al mattino o prima dell’attività sportiva, applicare ghiaccio localmente o ricorrere all’uso di un plantare, di quelli confezionati ammortizzanti nelle fasi iniziali, su misura se il dolore persiste. Ma quando il dolore diventa forte e costante è necessario affidarsi ad uno specialista per capirne la causa e curare il problema.
Ci sono due tipi di approcci per curare la fascite plantare:
- Quello non chirurgico, basato sull’utilizzo di un plantare su misura, infiltrazioni a base di cortisone e terapie locali come le onde d’urto.
- Quello chirurgico che, attraverso due piccole incisioni non in zona di appoggio, consiste nella sezione di una parte di questa fascia, che come un elastico tagliato rapidamente smette essere in tensione.
L'approccio mini-invasivo delle più moderne tecniche di chirurgia del piede consente interventi con cicatrici chirurgiche puntiformi e anestesie selettive, e permette un’ospedalizzazione più breve (interventi ambulatoriali), una convalescenza più snella e un migliore e più rapido ritorno alle proprie attività lavorative e sportive.
Domande frequenti
Come prevenire la fascite plantare?
Per prevenire questa infiammazione è consigliabile mantenere un peso forma nella norma, quando si pratica sport è necessario utilizzare le calzature adatte per avere un buon sistema di ammortizzamento del peso, inoltre sconsiglio l’utilizzo per molte ore consecutive tutti i giorni di scarpe con la suola piatta o viceversa tacchi alti.
Come riconoscere la fascite plantare?
La fascite plantare spesso si sviluppa gradualmente e può colpire anche entrambi i piedi contemporaneamente. Il dolore si fa più acuto nelle prime ore del mattino quando si effettuano i primi passi dopo un lungo riposo.
La fascite plantare colpisce anche i bambini?
Sì, questa fastidiosa condizione può colpire anche i più piccoli e le cause sono uguali a quelle degli adulti, quindi calzature errate, piccoli traumi, e peso corporeo.
Quali scarpe sono sconsigliate?
L’utilizzo di scarpe con la suola piatta che non forniscono il giusto supporto al legamento arcuato del piede sono sconsigliate. Anche i tacchi alti che favoriscono la retrazione del tendine di Achille possono causare un eccessivo stress alla fascia e quindi causarne uno stato di infiammazione.
Quali sport si possono praticare?
Nuotare ed andare in bicicletta possono essere due sport alternativi da praticare se proprio non si riesce a stare fermi! Una volta che la fascite plantare sia stata correttamente curata si può invece tornare a fare il proprio sport preferito.
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